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COSA VOGLIO PORTARE IN ORDINE PSICOLOGI LAZIO:

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INDICE   DEL   MIO  PROGRAMMA

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Area “Promozione e sviluppo della professione”

  • Iniziative culturali e formative di qualità elevata utili all’aggiornamento degli iscritti e portatrici di valore per l’immagine della professione

  • Più professionalità e contenuti, meno apparenza e marketing

  • Gruppi di lavoro

  • Gruppo di lavoro/Commissione sull’impatto degli sviluppi tecnologici e dell’intelligenza artificiale

  • Commissioni tematiche per settori di attività

  • Azioni per aumentare le possibilità di lavoro

  • Senso di correttezza istituzionale e rapporti di leale collaborazione con il CNOP, con gli altri Ordini, con altre istituzioni o soggetti (es. ENPAP)

  • Adesione all’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile

  • Reimpiego somme risparmiate dalla riduzione delle indennità del Presidente e di altre cariche

  • Maggiore apertura e disponibilità della sede per attività autonome e autogestite delle iscritte e degli iscritti

  • Iniziativa “Estate romana all’Ordine Psicologi del Lazio” ed iniziativa “estate all’Ordine Psicologi sul territorio laziale”

Area “Gestione dell’Ordine”

  • Massimo rigore, correttezza e trasparenza nella gestione di incarichi e conflitti di interesse

  • Sezione “Amministrazione Trasparente” del sito web e Responsabile Prevenzione Corruzione e Trasparenza

  • Riduzione indennità per Presidente ed altre cariche, ripristino dei valori precedenti all’ultima delibera di aumento (Presidente: da €50.000 netti a €40.000 netti)

  • Verifiche sulla gestione del personale interno

  • Adesione all’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile- riflessi sulla gestione della sede

Area Tutela della professione e contrasto all’abusivismo

  • Campagne informative

  • Prosecuzione attività sportello legale per presunte vittime dell’abuso di professione

  • “White list” delle scuole di psicoterapia che non formano figure potenzialmente abusive

  • Coordinamento e collaborazione con il CNOP e altri Ordini Regionali

Area Deontologia (anche da proporre in sede CNOP)

  • Proposta inserimento articolo sul comportamento da adottare in caso di errore o omissione

  • Procedura per procedimenti riguardanti consiglieri o altri titolari di cariche elettive

  • Studio proposta provvedimenti temporanei in caso di gravi e giustificati motivi nelle more della conclusione di procedimenti penali  e azioni preventive (caso Bibbiano)

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IL MIO PROGRAMMA PER ESTESO

 

Area “Promozione e sviluppo della professione”

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  • Iniziative culturali e formative di qualità elevata utili all’aggiornamento degli iscritti e portatrici di valore per l’immagine della professione

La gestione che sta concludendo il mandato ci ha proposto un’abbuffata di eventi, alcuni molto buoni, in genere discreti ma altri, a mio parere, decisamente poco significativi.  È ora di fare un salto di qualità, anche riprendendo la vecchia tradizione del nostro Ordine, che in passato ha ospitato l’unico psicologo vincitore di premio Nobel Daniel Kahnemann o figure del calibro di Philip Zimbardo.

Immagino un Ordine che accanto ad attività seminariali correnti, anche ECM, organizzi ogni anno eventi culturali e formativi di eccellenza, con relatori di rango nazionale e internazionale, riguardanti le principali aree professionali e da trasmettere in streaming. Eventi capaci di interessare professionisti e studiosi di altre discipline e stakeholder anche da fuori regione, oltre a istituzioni, parti sociali e organizzazioni non governative, da realizzare con il contributo delle Università del Lazio e delle principali società scientifiche. Eventi che lasceranno in chi partecipa una traccia profonda, che sappiano allargare le prospettive sul panorama nazionale e mondiale e aumentare il prestigio della professione.

Si tratta di fare scelte culturali. L’Ordine Lazio ha tutte le risorse economiche per realizzare eventi in grande stile, a maggior ragione se ridurrà le indennità di carica come spiego più avanti.

 

  • Più professionalità e contenuti, meno apparenza e marketing

La gestione che sta concludendo il mandato ha avuto il grande merito di aumentare la comunicazione sia verso gli iscritti sia verso la cittadinanza, anche sfruttando al meglio l’espansione che hanno avuto i social media e gli smarphone negli ultimi anni. Molti colleghi sono stati finalmente raggiunti dagli aggiornamenti sulle attività ordinistiche. Allo stesso tempo, in vari casi ho notato una deriva verso l’apparenza a discapito della professionalità e della sostanza nelle comunicazioni. Rispetto all’esterno, interventi di insufficiente spessore possono banalizzare la figura dello psicologo  e una certa attenzione va posta alle testate che ci ospitano e che devono variare, per non essere associati a una o all’altra forza politica. Circa la comunicazione dell’Ordine agli iscritti credo di sfondare una porta aperta affermando che, come appartenenti a una professione intellettuale, ma siamo abituati e pretendiamo che le comunicazioni non siano semplici affermazioni di opinioni o esempi di autocelebrazione, pretendiamo che ci si portino delle evidenze a sostegno delle dichiarazioni e che sia facilitato quello che con un termine alla moda si chiama il  fact-checking. Ho visto argomenti importanti e impegnativi trattati con leggerezza in un video di 2 minuti mentre andava un allegro jingle, con grafici e dati che scorrevano velocemente ma che certo lo spettatore non aveva modo di analizzare compiutamente per sviluppare un giudizio proprio. In qualche caso ritengo che tendenza ad apparire abbia portato a travalicare la giusta equidistanza dai partiti, come ritengo si convenga a un ente pubblico.

Proseguendo nelle buone modalità comunicative, per le quali la gestione uscente ha tutto il mio ringraziamento, credo fondamentale da qui in avanti curare maggiormente i contenuti della comunicazione, perché la nostra è la professione dell’essere, non dell’apparire e in  questo il modo vogliamo presentarci ai cittadini e alla società tutta.  

 

  • Gruppi di lavoro

In linea generale ho molto apprezzato la proliferazione di gruppi di lavoro e almeno un paio hanno lavorato in maniera eccellente. Ho tuttavia notato in svariati casi la mancanza di figure autorevoli nelle materie trattate. In qualche caso i gruppi che ho seguito maggiormente hanno pubblicato materiale contente errori importanti che può fuorviare il lettore e non giova certo all’immagine dell’Ordine e degli psicologi.[1] Mi sento di dirlo in questa sede a chiare lettere perché è un dato di fatto di cui tener conto al momento di andare a votare, ma in questi anni ho sempre segnalato riservatamente, per mail o pec, le varie gaffe, chiedendo una rettifica a beneficio di colleghe e colleghi e dell’immagine dell’Ordine.

In ogni caso, nonostante la pretesa che la parola d’ordine sia “trasparenza” è  comunque mancata da parte della Consiliatura uscente una “rendicontazione” del lavoro svolto a fronte degli obiettivi iniziali (magari rapportandolo ai costi sostenuti e ai gettoni di presenza). Spesse volte gli impegni presi non sono stati mantenuti. Il progetto del gruppo con gli obiettivi deve essere reso facilmente disponibile. Nelle pagine del sito dedicate all’odg della seduta di Consiglio è scaricabile il verbale con le delibere adottate, di cui il progetto è dichiarato fare parte integrante. Di  fatto nei casi che ho verificato non è allegato. Né sono pubblicati i compensi (€180 a riunione?).

In linea di principio sono favorevole a un buon numero di gruppi di lavoro, da selezionare a partire dalla valutazione del lavoro prodotto in questa consiliatura e prendendo in considerazione gli scenari attuali e futuri. Un buon gruppo di lavoro esamina le tematiche più pregnanti, raccoglie le notizie pertinenti e fa da cassa di risonanza verso i colleghi, segnala al Consiglio eventuali tematiche da monitorare e propone iniziative utili per lo sviluppo della professione.

Se sarò eletta mi impegno a favorire, per quanto possibile, la presenza nei gruppi di lavoro di almeno un docente o ricercatore universitario o membro di spicco di una società scientifica, nonché a favorire una composizione eterogenea così che possano essere rappresentati colleghe e colleghi con diverso status professionale (es. accademici, soci di cooperative del terzo settore, liberi professionisti, dipendenti, etc.), che possano arricchire l’attività con i diversi punti di vista. Favorirò la selezione di iscritte e iscritti interessati ai gruppi di lavoro che abbiano dimostrato spirito di iniziativa e preparazione adeguata. Pretenderò la pubblicazione dei curricula, dei compensi e una rendicontazione chiara del lavoro svolto. Vanno affrontate alcune questioni importanti in tema di conflitto di interesse e trasparenza (vedasi anche punto Amministrazione Trasparente più avanti), come la contemporanea partecipazione ai gruppi di lavoro e rapporti di lavoro con i componenti del Consiglio.

I gruppi di lavoro sono importanti, come è importante una buona selezione dei componenti  e il raffronto obiettivi/risultati/costi sostenuti.

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  • Gruppo di lavoro /Commissione sull’impatto degli sviluppi tecnologici e dell’intelligenza artificiale

Certa che gli scenari  futuri vadano anticipati, esplorati, indirizzati e costruiti, perorerò l’attivazione di un gruppo di lavoro o commissione riguardante l’impatto degli sviluppi tecnologici e dell’intelligenza artificiale sulla nostra pratica professionale e sulla società. Il tema è già affrontato dalla nostra comunità professionale in convegni e seminari (es. intervento prof. Nicola De Carlo al convegno CNI-CNOP del 13.9.2019 o dimostrazioni al Festival della Psicologia 2019), ma ritengo sia necessaria un’attenzione strutturata e costante che metta gli iscritti in grado di fare esperienze pratiche.

Su questo tema, come per altri, è auspicabile un collegamento con analoghe iniziative del CNOP o di altri Ordini (vedi oltre).

 

  • Commissioni tematiche per settori di attività

Su segnalazioni degli iscritti e in tutti i casi ritenuti opportuni, proporrò l’attivazione di commissioni per affrontare problematiche per particolari settori di attività (es. sanità, terzo settore, etc.). Ove possibile, le commissioni dovranno raccordarsi con analoghe iniziative del CNOP o di altri Ordini. Da un lato alcune questioni necessitano di una gestione nazionale, dall’altro lo scambio, anche con Ordini territoriali, è sempre vantaggioso.

 

  • Azioni per aumentare le possibilità di lavoro

A fronte di lunghi anni di preparazione e il grande investimento economico personale e della famiglia d’origine, in molti casi si è lontani dall’avere un reddito dignitoso, o comunque la propria situazione è instabile. Alcune cause vanno ricercate nella congiuntura economica nazionale e mondiale, altre in fattori più strettamente di casa nostra, come il grande numero di laureati, solo per citarne una. La problematica è già da anni all’attenzione del CNOP che ha portato avanti varie azioni con importanti risultati i cui effetti si vedranno negli anni a venire: inserimento dello psicologo nei livelli essenziali di assistenza, nel piano nazionale della cronicità, nel team del medico di base nei casi previsti dal c.d. Decreto Calabria. Con il rinnovo del CNOP, sarà importante riattivare i tavoli tecnici con i vari ministeri e gli altri soggetti pubblici. È importante che l’Ordine segua le novità a livello nazionale e mantenga aggiornati gli iscritti.

A livello regionale, è importante rendere accessibili a iscritte e iscritti le possibilità offerte dalle politiche attive per il lavoro e dalle misure per il lavoro autonomo, utilizzando anche le politiche per l’occupazione e l’imprenditoria femminile, considerando la presenza delle donne nella nostra professione. 

E' utile proseguire con la segnalazione di bandi, concorsi e possibilità di finanziamento. Rispetto alle possibilità di finanziamento, è importante informare non solo al momento dell’uscita dei singoli bandi o inviti a presentare progetti, ma che preventivamente sulle linee strategiche considerate prioritarie e sulle quali in un momento successivo si creeranno le opportunità di lavoro e i finanziamenti.

In collegamento con punti precedenti (gruppi di lavoro, eventi), è importante che l’Ordine offra ad iscritte e iscritti momenti di formazione di qualità e momenti di confronto tra pari, favorendo il sorgere di studi associati, cooperative, ed altro.  Seminari dedicati, anche in collegamento con il CNOP e altri soggetti, dovranno indirizzare verso le aree in cui si prevede un aumento della domanda, ad esempio in seguito a novità legislativa sulla spinta di normativa internazionale: psicologia dell’aviazione, psicologia della sicurezza dei trasporti, prevenzione e gestione di molestie e violenze nei luoghi di lavoro, solo per fare alcuni esempi.

Alcune iniziative potranno essere finanziate dai risparmi ottenuti con la riduzione delle indennità di carica dei membri del Consiglio, con inversione di tendenza rispetto a quanto fatto dall’uscente Consiliatura (vedi oltre).

 

•  Senso di correttezza istituzionale e rapporti di leale collaborazione con il CNOP, con gli altri Ordini, con altre istituzioni o soggetti rilevanti per la professione (es. ENPAP)

Il CNOP è un organo collegiale formato da tutti i presidenti degli ordini regionali e provinciali che assume le decisioni in modo democratico. È la massima rappresentanza della nostra professione e si rapporta con le altre istituzioni nazionali. Nell’interesse generale, i rapporti tra il nostro Ordine e il CNOP devono essere di massima collaborazione.

Chi è ai vertici di un ente pubblico, come l’Ordine Lazio, deve rapportarsi in modo corretto e collaborativo con altri enti o istituzioni pubbliche. Voglio un Ordine Psicologi del Lazio che collabori con CNOP, altri Ordini, ENPAP e altre istituzioni in virtù dell’architettura dei rapporti istituzionali, non in virtù dell’appartenenza o meno a un’associazione o a una stessa corrente.

A titolo di esempio, in questi anni, le iscritte e gli iscritti del Lazio non hanno beneficiato della divulgazione di tante iniziative culturali di rango nazionale e internazionale che si sono svolte a Roma, che avrebbero potuto esser maggiormente fruite se l’Ordine Lazio, grazie al suo stretto contatto con le iscritte e gli iscritti, avesse contributo a promuoverle. La mancata adesione dell’Ordine Lazio alla Giornata della Psicologia istituita dal CNOP, che è stata persino pubblicizzata in radio nel 2018, è un caso esemplare di una gestione che non mette al primo posto l’interesse collettivo della professione e il senso di colleganza e appartenenza. Di fronte alla società, la nostra professione, pur nelle differenze  e nel dibattito interno, deve essere unita.  Non ricordo che il Presidente dell’Ordine Lazio abbia mai presenziato alle iniziative organizzate dal CNOP a Roma!

Altrettanto grave, a mio parere, l’uso di toni irrispettosi e la presa in giro, o la critica basata sulla propria disinformazione da parte di persone che rivestono cariche importanti nell’Ordine Lazio (un caso recentissimo riguarda il Tesoriere Federico Conte che in un video appello dai toni drammatici ha accusato il CNOP di non presentarsi a determinate riunioni UNI; il Tesoriere ha dimostrato di non sapere che le riunioni di cui parlava erano riservate agli Ordini territoriali e comunque di modesto rilievo, in quanto subordinate ai lavori di altro livello per i quali il CNOP sarebbe stato convocato).

Comportamenti che, oltre che plausibilmente in contrasto con il Codice deontologico, arrecano danno alla professione che appare governata da persone villane e disinformate.  Se c’è una divergenza di opinioni, questa deve essere espressa sempre in modi educati. Ancora più curioso che un Presidente regionale parli del CNOP come se egli stesso non ne facesse parte e non potesse egli stesso presentare proposte.

Nel caso di mia elezione mi impegnerò affinché, a prescindere dall’appartenenza ad associazioni professionali, i rapporti con le altre istituzioni e gli altri enti, in primis il CNOP, siano sempre di massima collaborazione e rispetto del “galateo istituzionale”, mettendo sempre al primo posto l’interesse collettivo del Paese e della categoria e mai il tornaconto che può derivare per una determinata corrente. È un po’ avvilente dover inserire tale punto del programma, ma per quello a cui abbiamo assistito sarebbe insensato mettere la testa sotto la sabbia rispetto a questa problematica.

 

  • Adesione all’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile

L’ONU, anche con grande impegno dell’Italia, ha deliberato 17 obiettivi di sviluppo sostenibile e 169 sotto-obiettivi da raggiungere entro il 2030 per mettere al riparo l’Umanità e il Pianeta da crisi economica, ecologica e sociale, garantendo pace, prosperità e tutela dell’ambiente, arrivando a un nuovo equilibrio a livello planetario. Si tratta di un impegno che l’Italia ha assunto, una visione che innamora e ispira. Personalmente ne sono affascinata.

Non è una sfida di poco conto, è necessario un impegno a livello di individui, di gruppi, di comunità e di nazione, contemperando esigenze economiche, ecologiche e sociali  a partire da subito. Il perseguimento degli obiettivi dell’agenda ONU è in linea con i valori della professione di ricerca di salute e benessere, perseguimento dell’uguaglianza e del rispetto dei diritti umani, promozione dell’emancipazione, solo per fare alcuni esempi. Mi affascina l’idea che anche l’Ordine Psicologi possa rendersi protagonista nella marcia verso questi obiettivi, sia nella gestione materiale sia contribuendo al cambiamento culturale necessario. Ne sarei orgogliosa.

La Presidenza del Consiglio, con attività iniziate e proseguite sotto diversi governi, sostiene tutti gli enti pubblici attraverso corsi dedicati e altre opportunità. Il raggiungimento degli obiettivi 2030 necessita anche di cambiamento culturali e realizzazione di politiche che utilizzino il nudging e altre conoscenze in materia di “architettura delle scelte”, competenze di psicologia di comunità e non solo. Per questi aspetti noi psicologi siamo chiamati a fare la nostra parte.

Se sarò eletta, mi impegnerò a far sì che le attività dell’Ordine siano per quanto possibile in armonia con l’Agenda 2030 e che l’Ordine adotti delle azioni nella relativa direzione, a partire da informative, momenti di incontro con gli iscritti, con la cittadinanza e altri soggetti pubblici e privati.  Proporrò inoltre l’adesione dell’Ordine all’ASviS, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile e alle relative iniziative.

Utilizzerò quanto appreso nel corso che sto completando presso la Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA) “Politiche integrate per l’Agenda 2030”.  

 

  • Maggiore apertura e disponibilità della sede per attività autonome e autogestite delle iscritte e degli iscritti

Immagino un Ordine come casa delle iscritte e degli iscritti, presso il quale le psicologhe e gli psicologi possano realizzare iniziative anche autonomamente.

Attualmente le sale  conferenza dell’Ordine non possono essere prenotate nella giornata del sabato o della domenica, il pomeriggio sono disponibili solo il mercoledì e fino alle 18. Proporrò il ripristino dell’iniziativa “I seminari del sabato”, autonomamente gestiti dagli iscritti.  Ciò consentirà agli iscritti e alle iscritte di poter presentare i propri lavori (relazioni, pubblicazioni, etc.) e confrontarsi, indipendentemente dalla partecipazione a un gruppo di lavoro o a una commissione.

Chiederò il ripristino di una bacheca virtuale sul sito web sulla quale segnalare eventi scientifico-culturali non organizzati dall’Ordine, purché non a scopo di lucro, offerte di collaborazione, condivisioni di studi, etc.

Questo punto del programma è ovviamente collegato alle “Azioni per aumentare le possibilità di lavoro”.

 

  • Iniziativa “Estate romana all’Ordine Psicologi Lazio” e “estate all’Ordine Psicologi sul territorio laziale”

Ci sono state delle polemiche e perplessità sul costo, ma il contratto è in essere, e allora perché non sfruttare i vantaggi della situazione? Affacciata sul Tevere nei pressi dell’Isola Tiberina, la nostra sede è un vero gioiellino nel cuore della città. Un ottimo biglietto da visita per la professione.  Proporrò l’apertura serale della terrazza nei mesi estivi per eventi culturali,  intrattenimento musicale raffinato e momenti di incontro della comunità professionale, anche aperti alla cittadinanza, valutando la possibilità di aderire ufficialmente all’estate romana (“Estate romana all’Ordine Psicologi”). L’Ordine Psicologi del Lazio come nuovo salotto romano per frequentarci tra colleghe e colleghi e avvicinare romani e non, giovani e meno giovani.

Sosterrò la realizzazione di eventi estivi dell’Ordine Psicologi anche a Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo nel corso del mandato, per dare un segno di vicinanza alle colleghe e ai colleghi di quelle zone e per promuovere gli psicologi presso la  cittadinanza e le istituzioni locali.

 

Area “Gestione dell’Ordine”

Massimo rigore e onestà nella gestione di incarichi e conflitti di interesse

Ritengo che il nostro Ordine necessiti di maggiore rigore nella gestione di incarichi e conflitti di interesse. È vigente un “Codice di comportamento dei pubblici dipendenti dell’Ordine Psicologi del Lazio” che, come prevede l’articolato,  si applica a chiunque riceva incarichi dall’Ordine a qualunque titolo e per quanto possibile persino ai fornitori. Se verrò eletta, un primo passo sarà insistere perché venga sottoscritto (come dovrebbe essere) e sempre applicato nelle parti applicabili da chiunque abbia incarichi, soprattutto circa il perseguimento del bene collettivo e il dovere di astensione e di informativa in caso di conflitto di interesse, anche per tutti i membri dei gruppi di lavoro (il documento si trova nella sezione del sito “Amministrazione trasparente).

La partecipazione ai gruppi di lavoro e alle commissioni deve avvenire con lo spirito di dare qualcosa alla comunità professionale e di confrontarsi tra colleghi. Non possono essere ammessi scivoloni, come elencare nella scarna sitografia di un articolo sul sito dell’Ordine anche la pagina di una società di consulenza.

Va resa trasparente l’esistenza di rapporti di lavoro tra membri del Consiglio e i titolari di incarichi di qualunque tipo assegnati dal Consiglio, anche per gli incarichi di componente di un  gruppi di lavoro.

 

  • Sezione “Amministrazione Trasparente” del sito web  e nomina Responsabile Prevenzione Corruzione e Trasparenza

Nonostante i proclami di trasparenza (anche nel programma elettorale di Altrapsicologia, a cui appartiene la maggioranza uscente), nonostante l’attuale Consiliatura sia stata in carica 2 anni in più del mandato ordinario di 4 anni, la sezione “Amministrazione Trasparente” del sito web è lungi dall’essere completa. A titolo di esempio: mancano i rapporti del Revisore dei Conti, mancano i compensi per i molti  incarichi attribuiti, nella relazione al bilancio preventivo 2019 del Presidente c’è il riferimento a un allegato che però non è pubblicato… e soprattutto non sono pubblicati gli importi percepiti da Presidenti e Consiglieri!

Questo nonostante l’ANAC abbia chiarito fin dal 2016 che gli Ordini Professionali devono seguire la normativa in materia di trasparenza e anticorruzione in tutti i casi in cui è possibile.  

Inoltre l’Ordine, come gli altri enti pubblici, deve nominare un Responsabile Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) che dovrebbe anche verificare la completezza della documentazione nella sezione del sito web Amministrazione Trasparente.  Nell’aprile scorso, l’incarico di RPCT è stato affidato al Tesoriere Federico Conte, ma l’ANAC ha indicato fin dal 2016 che il RPCT non può essere un consigliere di Ordine professionale con incarichi gestionali e ha esplicitato che non può essere il Consigliere tesoriere! (Vedasi piano nazionale anticorruzione 2016, pagg.50-51 e quanto ribadito nel Piano 2018).

Quindi nell’Ordine Psicologi del Lazio, le cui entrate sono i contributi di tutte le iscritte e gli iscritti, le pagine del sito “Amministrazione trasparente” non sono trasparenti e l’incarico di Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza è affidato a una persona in posizione di incompatibilità! Tutto questo mentre l’associazione Altrapsicologia che sostiene il Tesoriere uscente Federico Conte fa proclami di Trasparenza nei suo programmi elettorali!

Senza entrare oltre nei dettagli, se sarò eletta, uno dei miei impegni sarà accertarmi che la sezione del sito “Amministrazione Trasparente” contenga davvero tutti i dati previsti dalla legge e che la nomina di RPCT sia effettuata nel rispetto delle indicazioni dell’ANAC emanate ai fini della reale incisività della figura. Proporrò un approfondimento legale per verificare se l’Ordine abbia subito danni di immagine o di altro tipo da quanto descritto e da situazioni collegate.

Il rispetto delle norme in materia di Anticorruzione e Trasparenza è un diritto di iscritte, iscritti, cittadine e cittadini tutti, dovrebbe essere già la prassi, è uno scandalo che io debba inserirlo come punto nel programma. Ma come per altri punti, di fronte a tale situazione non posso mettere la testa sotto la sabbia.

 

  • Riduzione indennità per Presidente e altre cariche, ripristino dei valori precedenti

Le indennità di carica e i gettoni di presenza sono stabiliti dal Consiglio al momento dell’insediamento. Riepilogo di seguito le principali decisioni assunte dall’uscente Consiliatura con delibera n.29 del 2014:

  • Presidente € 40.000 annui + IVA e contributi previdenziali

  • Vicepresidente € 22.000 annui + IVA e contributi previdenziali

  • Segretario€ 22.000 annui + IVA e contributi previdenziali

  • Tesoriere €27.500 annui + IVA e contributi previdenziali

  • Gettone di presenza per riunioni di consiglio  (durata non inferiore a 1 ora e 30 minuti): €330 + IVA e contributi previdenziali

  • Gettone di presenza per Commissioni (durata non inferiore a 1 ora e 30 minuti): Coordinatore €220  + IVA e contributi previdenziali; componente €180,00 + IVA e contributi previdenziali

  • Gettone di presenza ai rappresentanti dell’Ordine a riunione presso istituzioni pubbliche e/o private: €180,00

 

In Ordine Lazio troviamo gli importi più alti del resto d’Italia.

Inoltre, in molti Ordini non è previsto il cumulo dell’indennità con il gettone di presenza. Ad ad esempio, in Ordine Lombardia, comparabile per dimensioni,  e non guidato da Altrapsicologia, l’importo ricevuto dal Presidente nel 2015 che si evince dal sito è di  € 33.000 onnicomprensivi; per lo stesso periodo,  per il Presidente del Lazio dobbiamo calcolare € 40.000+ gettoni di presenza in Consiglio €330 X n. riunioni, gettoni di presenza riunioni istituzionali €180 X n. riunioni. Non sono riuscita a trovare il totale percepito negli anni perché, come detto al punto precedente, il dato è mancante nella sezione Amministrazione Trasparente.

Nel 2017, a 3 anni dalla precedente deliberazione e non mancando di suscitare polemiche, la maggioranza in Consiglio ha addirittura aumentato gli importi per le indennità di carica annue:

  • Presidente da € 40.000 a €50.000 (+25%)

  • Vicepresidente da € 22.000 a €27.000 (+22%)

  • Segretario da € 22.000 a € 27.000 (+22%)

  • Tesoriere da €27.500 a  € 37.500 (+36%)

Trovo questo aumento  a dir poco sbalorditivo e ritengo che le cifre destinate agli aumenti (decine di migliaia di euro) avrebbero potuto e dovuto invece essere destinate a vantaggio di tutta la comunità. Sottolineo che gli importi non sono onnicomprensivi per tutta l’attività e si aggiungono i vari gettoni di presenza.

Gli aumenti sono stati giustificati con il numero di iscritti, ma vi dico come la vedo: la maggioranza si iscrive e poi non richiede più alcun servizio (che comunque per lo più ricade

sugli impiegati). Non sono una giuslavorista ma so che l'indennità non ha tanto il senso di un corrispettivo di una prestazione, quanto il ristoro del tempo sottratto ad altre attività economicamente più vantaggiose. Quindi se il Presidente ha un'indennità di 50.000  euro netti annui stiamo dicendo che se anziché essere Presidente svolgesse pienamente il suo lavoro guadagnerebbe 50.000 euro netti all'anno  in più (idem per le altre cariche).  Ovviamente sto semplificando,  ma quanti psicologi o, nel caso specifico, le persone fisiche che hanno deliberato l'aumento, riceverebbero tali cifre? E 40.000 euro anni non erano già decorosi?  In caso di elezione, mi impegno a far quanto in mio potere per non far superare gli importi fissati nel 2014, rivedendo però il sistema di cumulo con i gettoni ed effettuando dei raffronti con altri Ordini. Sarò intransigente rispetto alla pubblicazione degli introiti, ricorrendo se necessario all’ANAC. Qualcuno penserà che sia poco elegante parlare di soldi, io ritengo che in questo frangente sia opportuno e non voglio mettere la testa sotto la sabbia.

 

  • Verifiche sulla gestione del personale interno e sulle nomine di legge

I dati sul personale contenuti dei bilanci evidenziano posti disponibili in pianta organica e personale in comando. Lo scorso aprile, con delibera n.119-19, è stata modificata la pianta organica, confermando la presenza di un dirigente (direttore amministrativo). Con la delibera immediatamente successiva, la n. 220-19, il direttore amministrativo è passato ad altra amministrazione in mobilità, i relativi incarichi assunti dal Tesoriere a fronte di un maggior introito di €16.000. È  peculiare che venga  mandata una figura in mobilità, unica nell’ente, mentre la posizione resta in pianta organica e non viene cercata una sostituzione.

Mi impegno, in caso di elezione, a far effettuare delle verifiche sulla gestione del personale interno, per garantire che l’Ordine sia sempre un datore di lavoro esemplare e in linea con le disposizioni normative e regolamentari. Auspico che l’Ordine sia provvisto per quanto possibile di personale a tempo indeterminato, situazione che garantisce maggiormente i dipendenti e assicura competenze interne sempre disponibili.

 

  • Adesione all’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile

L’adesione all’Agenda ONU 2013, affrontata in un punto precedente del mio programma, ha risvolti anche per la gestione materiale della sede. Si può fare molto, ad esempio scegliendo produttori e fornitori sostenibili sia dal punto di vista della tutela ambientale, sia sociale ed economica (ad esempio fornitori che garantiscano buone condizioni di lavoro ai dipendenti). Come detto in precedenza, la Presidenza del Consiglio, con attività iniziate e proseguite sotto diversi governi, sostiene tutti gli enti pubblici attraverso corsi dedicati tra l’altro alla gestione sostenibile della propria sede.

Se sarò eletta, mi impegno a far sì che ogni attività, anche di gestione della sede, sia per quanto possibile in armonia con l’Agenda ONU 2030.

 

Area “Tutela della professione e contrasto all’abusivismo”

La pratica professionale abusiva costituisce una minaccia importante alla salute e al benessere dei cittadini. Da semplice iscritta, ho sempre segnalato all’Ordine le situazioni sospette. Molti anni fa, a seguito di una mia informativa, la Presidente pro-tempore Maria Lori Zaccaria fermò l’inizio di un corso esperienziale di educazione emozionale in una scuola materna proposto da una c.d. counselor.

Nell’attuale consiliatura, ho fatto parte della Commissione Tutela dal 2015 al 2017. Se sarò eletta, mi impegno a contrastare e prevenire il fenomeno dell’abusivismo  e a tutelare la professione.

 

•       Campagne informative

Accanto alle azioni legali, effettuate per legge dall’Ordine, mi impegnerò per campagne informative in studi medici, farmacie e palestre e altri contesti pubblici, stabilendo accordi con altri soggetti, come Ordini di altre professioni  e associazioni di consumatori.

 

•     Prosecuzione attività sportello legale per presunte vittime dell’abuso di professione

Sosterrò il proseguimento dello Sportello di tutela legale attivato dall’attuale Consiliatura per le presunte vittime dell’esercizio abusivo della professione.

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 •      “White list” delle scuole di psicoterapia che non formano figure potenzialmente abusive

Un fattore che concorre al fenomeno dell’abusivismo è l’insegnamento di tecniche psicologiche a non psicologi in contesti che possono alimentare attività professionali non legittime. Sull’esempio dell’Ordine dell’Umbria nel 2018, proporrò una “white list” di scuole di formazione in psicoterapia che non formano figure potenzialmente abusive e che devono essere valorizzate per il loro rigore.

 

  • Coordinamento e collaborazione con il CNOP e altri Ordini Regionali

Se sarò eletta, accanto ad azioni a livello regionale, appoggerò il proseguimento delle azioni a livello nazionale portate avanti finora dal CNOP presso Ministero della Salute, Ministero della Salute, MISE, etc. L’abusivismo si può combattere più efficacemente alla radice attraverso azioni a valenza nazionale e scambiando le reciproche esperienze tra Ordini regionali senza inutili rivalità. Mi impegnerò affinché un tema così importante non venga strumentalizzato.

 

Area Deontologia (anche da proporre in sede CNOP)

Le modifiche al codice deontologico non sono competenza diretta dell’Ordine Lazio, il cui Presidente potrà  tuttavia farsi portavoce di istanze presso il CNOP. L’Ordine Lazio può invece modificare il proprio regolamento interno e il funzionamento della propria Commissione deontologica.

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  • Proposta inserimento articolo sul comportamento da adottare in caso di errore o omissione

Prendendo esempio dal codice deontologico degli assistenti sociali, intendo proporre l’inserimento del dovere degli iscritti, in caso di errore, omissione e/o comunque violazione del codice, di esperire ogni tentativo per mitigare gli effetti dannosi. Di tali tentavi di rimediare, che possono comprendere, se utile, l’informativa alle parti interessate, si dovrà tener conto in caso di procedimento deontologico ai fini di una sanzione più lieve (ma sempre da valutare caso per caso).

Una tale previsione mi sembra utile perché incentiva il comportamento riparativo a vantaggio di utente e cliente e opera una distinzione tra il professionista che tenta di riparare e colui che non lo fa.

 

  • Procedura per procedimenti riguardanti consiglieri o altri titolari di cariche elettive

Ispirata da casi effettivamente accaduti, intendo proporre che i procedimenti deontologici (comprese le istruttorie preliminari previste in Ordine Lazio) riguardanti i componenti del Consiglio siano sempre affrontati non dal Consiglio di appartenenza, ma da quello più vicino sul territorio.   Nella pratica questo può già verificarsi, ma la mia proposta è che diventi una  regola esplicitata.

 

 

  • Studio proposta sui provvedimenti disciplinari in caso di gravi e giustificati motivi anche nelle more della conclusione di procedimenti penali e azioni preventive (Bibbiano)

Quando un fatto che può costituire motivo di addebito disciplinare è anche oggetto di un procedimento penale, talora il Consiglio sospende ogni decisione in attesa dell’esito del giudizio penale. Questo è corretto dal punto di vista della presunzione di innocenza e per evitare richieste risarcitorie in caso di sanzione dell’Ordine e assoluzione in sede penale. Ad ogni modo i tempi del processo penale sono molto lunghi. Se sarò eletta proporrò uno studio su come affrontare i casi come quelli di Bibbiano contemperando la presunzione di innocenza con la tutela dell’utenza e dell’immagine della professione di fronte alle legittime aspettative dell’opinione pubblica.

Fatta salva la necessità di non generalizzare e non criminalizzare, su un altro piano, gli abusi che sembrano emersi nella vicenda Bibbiano devono stimolare nella comunità professionale una riflessione su possibili azioni preventive di casi analoghi.

Se sarò eletta, proporrò di approfondire le suddette questioni, eventualmente investendone direttamente il CNOP anche al fine di dare delle risposte importanti al Paese.

 

 

 

Ti ringrazio per aver letto fino a qui.

Ti invito a contattarmi se hai osservazioni, quesiti o suggerimenti!

Laura Barnaba

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[1] A titolo esemplificativo: un riferimento alla CIVIT quando era già stata abolita e sostituita dall’ANAC mesi prima (riferimento fatto proprio pure dal Consiglio nella propria delibera); pubblicizzazione su FB dei materiali di un seminario sulla formazione in salute e sicurezza svolto mesi prima senza l’avvertenza che nel frattempo la Conferenza Stato-Regioni Province autonome aveva ampiamente innovato la materia e reso obsoleti molti materiali del seminario; attribuzione del titolo di “psicologo del lavoro” a un collega notoriamente iscritto alla sez.B, etc. etc.

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